Il problema dei piccioni nelle città rimane, a tutt’oggi, un problema irrisolto dal punto di vista igienico-sanitario a causa delle loro abitudini di nidificazione e dei gravi disagi provocati dall’inquinamento e dalle deiezioni.
Gli obiettivi maggiormente colpiti, con conseguenze anche dal punto di vista economico, sono: edifici pubblici, privati e commerciali, monumenti storici, siti produttivi, impianti di stoccaggio, cartelloni, sottotetti e la lista potrebbe andare avanti all’infinito.
L’attività di nidificazione comporta un apporto notevole di materiale vegetale nei siti prescelti che solitamente sono cavità murarie e sottotetti. Il materiale utilizzato per costruire i nidi e per ampliarli di volta in volta arriva ad occupare nei sottotetti superfici e spessori notevoli, otturare le caditoie dell’acqua piovana e delle grondaie di scolo e sconnettere la copertura dei tetti con la conseguente infiltrazione delle acque piovane.
Gli agenti patogeni che possono essere potenzialmente veicolati direttamente o indirettamente dal piccione sono: chlamidiosi, rickettsiosi (febbre Q), tubercolosi, salmonellosi, toxoplasmosi, influenza aviare, stafilococcosi, criptococcosi, istoplasmosi e aspergillosi.
Per questi motivi è particolarmente importante una accurata disinfezione e disinfestazione precedentemente e dopo l’intervento di bonifica dell’area interessata.
Tra i sistemi di protezione maggiormente adottati dalla nostra azienda citiamo a titolo esemplificativo:
1) Sistema elettrostatico a bassa tensione;
2) Sistema a reti morbide tipo Birdnet;
3) Dissuasori meccanici ad aghi in acciaio inox.
Il primo sistema c.d. elettrostatico si basa su rapidissimi impulsi di pura tensione elettrostatica, a corrente e potenza nulla (quindi non pericolosa per il volatile e per l’uomo); viene realizzato attraverso la messa in posa di un tracciato di fili conduttori in acciaio inox, debitamente isolati, tale da creare, tutt'intorno, una situazione di effettiva dissuasione per il colombo che intenda posarvisi. Esteticamente il sistema risulta accettabilissimo: nulla si nota sulle superfici trattate e tutto il sistema entra in armonia con il monumento od il palazzo oggetto del trattamento.
Col secondo sistema c.d. a reti morbide tipo Birdnet si tratta di costruire una semplice struttura a cavi in acciaio inox 316 (con diametro di 2 mm.), fissata alle strutture con appositi tasselli a pressione; sulla struttura così creata si andrà a fissare successivamente una leggera rete in polietilene ad alta densità stabilizzato ai raggi UV. Esteticamente la rete, che può essere di colore nero o in tinta pietra, risulta accettabile alla vista e visibile soltanto ad una distanza ravvicinata.
Con il terzo sistema c.d. ad aghi si intende l'utilizzo di idonei respingenti costituiti da una piastrina longitudinale su cui sono inserite delle astine dotate di buona elasticità e con la punta arrotondata; infatti tali dissuasori, costruiti in acciaio inox con base in policarbonato Bayer (materiale quasi inalterabile nel tempo) o acciaio inox, assolvono al compito di impedire al volatile di posarsi sulle zone da proteggere, evitando al contempo che l’animale possa ferirsi con le punte.
E’ importante un accurata analisi dell’area interessata al fine di stabilire la soluzione più congeniale alla risoluzione del problema, valutando tutti gli aspetti, tra cui quello economico ed ambientale che possono fare propendere verso una soluzione piuttosto che un’altra.
In questi ultimi anni, con l’avvento e l’uso sempre più diffuso dei pannelli fotovoltaici stiamo assistendo ad un altro problema, cioè la nidificazione dei colombi sotto queste strutture. La distanza dei pannelli rispetto alla falda del tetto consente ai piccioni di trovare una comoda ed accogliente nicchia per nidificare e pernottare. Si viene quindi a creare un problema di migrazione ed insediamento che oltre a ridurre l’efficienza dei sistemi stessi può generare danni su tutta l’area interessata creando diversi inconvenienti come accumuli di guano, presenza di infestanti e parassiti dei piccioni, virus patogeni, etc. Per risolvere questo problema utilizziamo un sistema di protezione che mette al riparo i pannelli fotovoltaici da possibili intrusioni proteggendo con poca spesa il vostro investimento e così facendo allontanando in breve gli ospiti indesiderati.
La barriera è realizzata in alluminio 8/10 con particolarità tali da poter essere collocata su tutte le tipologie di pannelli solari e conformazione di tetto.
Al seguito alcune foto dimostrative di lavori eseguiti presso ns. Clienti.