Giovedì, 18 Maggio 2017 14:25

Quando il cleaning qualificato è prioritario: pulizia e igienizzazione negli 'spazi confinati'

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Gli spazi confinati, detti anche ambienti sospetti di inquinamento, sono aree circoscritte da confini molto limitati in cui le condizioni di lavoro presentano numerosi fattori di disagio. In questa definizione rientrano ambienti come silos, cisterne, pozzi, forni, reti fognarie e anfratti interrati.

I principali pericoli che corrono gli addetti ai lavori negli spazi confinati dipendono principalmente da problemi legati alla mancanza di spazio e di areazione. In tal senso, i rischi più comuni sono:

- asfissia per permanenza prolungata;

- avvelenamento per inalazione o contatto epidermico di gas e sostanze nocive;

- incendio o esplosione in presenza di gas, liquidi o vapori infiammabili.

Il Decreto 177/2011, che regolamenta la pulizia e l’igienizzazione degli spazi confinati, prevede che ogni attività lavorativa in questi ambienti può essere svolta esclusivamente da imprese o lavoratori autonomi qualificati ed in possesso di particolari requisiti (come l’esperienza pregressa).

Gli impianti dell’industria alimentare sono quelli che presentano il maggior numero di spazi confinati, per via delle specifiche esigenze legate alla conservazione e immagazzinamento degli alimenti (oli, vino, farine, etc) . Per esempio un silos che conserva prodotti alimentari può generare scorie e residui che necessitano di un programma di intervento specifico per essere eliminati.

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