Giovedì, 13 Aprile 2017 16:18

I rifiuti speciali negli ambienti lavorativi

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Spesso gli ambienti lavorativi e industriali (come uffici, laboratori, studi legali) si trovano a dover gestire lo smaltimento di apparecchiature tecnologiche obsolete come toner, fotocopiatrici, stampanti, PC eccetera. Proprio perché provenienti da attività lavorative, questi materiali rientrano nella categoria dei rifiuti speciali, e in quanto tali hanno regole di smaltimento diverse da quelle deirifiuti cosiddetti ‘urbani’.

La classificazione dei rifiuti speciali è stabilita dai codici CER (codice europeo rifiuto) che identificano ogni tipo di rifiuto e anche la sua idonea modalità di smaltimento. Attualmente il catalogo europeo identifica 20 classi di rifiuti speciali, che sono a loro volta suddivisi in rifiuti “pericolosi” e “non pericolosi”, a seconda ad esempio del grado di infiammabilità o di rischio infettivo.

L’inadeguata applicazione dello smaltimento dei rifiuti prevista dai codici CER, può comportare rigide e severe sanzioni. Di conseguenza, gli impianti di smaltimento sono ormai specializzati nella determinazione delle categorie di rifiuto e non è più possibile smaltire i rifiuti speciali senza una corretta identificazione e una adeguata cernita. Ecco perché attualmente tutti gli addetti ai lavori devono conoscere bene le normative in vigore ed essere in possesso delle conoscenze, del personale, e dei mezzi idonei per movimentare e trattare i rifiuti.

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